giovedì 30 agosto 2012

la femminilità NON è una malattia...

Per carità, si sa. Io come donna….sono strana.
Cioè, sarebbe il caso di dire che è piuttosto ovvio che io sono un uomo intrappolato in un corpo di donna. O meglio ancora: ho il NEURONE dell’uomo intrappolato nel cervello di una donna. Perché i negozi li odio, ai parrucchieri sparerei, adoro le terme ma mi rompo le palle, i gossip dopo un po’ mi annoiano, le storie d’amore scontate da film lacrimevoli mi fanno scendere le palle in cantina, amo il calcio, fischiare con le dita..discuto di politica come un militante (uomo) del 68, bevo birra molto più volentieri di tutti quei cocktail da fighetta…e ODIO. DETESTO. VADO IN SHOCK ANAFILATTICO per il trucco.
Per me, perdere mezz’ora a mettermi un cerone, la mattina, o prepararmi la sera per uscire usando tutti quei santi e signori che le aziende cosmetiche hanno inventato tentando di venderti la favolina del “fai schifo?! Il tuo aspetto somiglia molto più ad un australopiteco in coma vegetativo che a quello di una donna?! TRANQUILLA..basta un tocco di questo prodotto miracoloso e Angelina Jolie si strapperà i capelli dall’invidia!”…E’ UNA COLOSSALE PERDITA DI TEMPO.
Che poi, certo, se una è un cesso con le rotelle struccata, una volta applicati tutti i crismi che la scienza propone…sempre un cesso resta. Ma col cerone. E’ un po’ come avere una 127 e farle qualche ritocchino spacciandola per una Porsche, praticamente.
Nella mia personalissima concezione di trousse, rientrano la mia matita nera per gli occhi (fedele e indissolubile. Nonché la stessa marca, lo stesso modello e lo stesso colore da 10 anni a questa parte) al massimo UNO (e dico UNO) ombretto che non esca dal ral dei colori “beige/marrone chiaro/marrone scuro/marrone terra/marrone castagna/marrone baita di montagna”.
Se proprio mi sento ispirata…compro un rossetto. Che poi mi lecco via perché mi sento un puttanone, ma va bene così.
Lo smalto ce l’ho. Ehhhh. Ne ho circa quei 10/15 tipi….dall’ 87. Alcuni si sono seccati. Altri sono sicuramente buoni per stuccare le piastrelle.
E comunque, io lo smalto ci provo anche a metterlo, ma chissà perché dopo 2 minuti è già sbavato e/o attaccato a qualcosa (generalmente i pantaloni, la maglia…o qualsiasi cosa abbia anche solo sfiorato). E se resiste ai primi due minuti, il secondo giorno l’ho già grattato via perché mi dà noia.
Io “Clio Make Up” non solo non lo guardo…ma proprio la trovo una puttanata pazzesca.
A dirvi la verità -e non scherzo- pensavo fosse una linea della Renault. Presente quando saltano fuori le varie CITROEN DEEJAY, YPSILON GUCCI…?! Bon. Secondo me nel 2012 era uscita la CLIO MAKE UP. Quando poi ho scoperto che, in realtà, è una bionda che insegna come ci si trucca –con tanto di video tutorial su youtube- ho pensato che, a sto punto, ci vuole anche il coniglietto pasquale che insegna ai bimbi ad allacciarsi le scarpe.
Però…c’è un però.
Ultimamente, siccome il livello di stanchezza nella vita di coppia è palpabile e siccome essendo diventata un personcino di tutto rispetto con l’impegno in politica (ma soprattutto…avendo sviluppato una tendenza all’occhiaia e ai trolley sotto gli occhi –la borsa è troppo piccola- viste le rarissime occasioni di polleggio o di sonno ristoratore) ho pensato che fosse arrivato il momento di darsi una mossa e rendersi conto che, essendo madre, sono una donna ormai conclamata e soprattutto i fatti lo evidenziano. Non posso fingere che la gente non lo noti…e quindi, a 33 anni suonati, un minimo di femminilità devo svilupparla o incoraggiarla ad uscire, dovunque si sia nascosta.
Quindi sono andata sul sito di kiko.
E ho, tipo, speso una cifra intorno ai 50 euro per comprarmi l’ABC della futura donna presentabile.
Ho anche scoperto da poco l’utilità di questa invenzione..chiamata  BB cream. Non chiedetemi che cosa significhi perché, da neofita, non potete pretendere niente da me. E tutto ciò che faccio dovete prenderlo come un passo avanti verso l’umanità (non un passo avanti PER. Ho proprio detto VERSO. Sto uscendo dalla mia primitiva visione della preparazione mattutina. Ergo..mi sto evolvendo da HOMO VULGARIS-altrimenti detto ORANGUS- a HOMO TRUCCANDIBUS).
Beh insomma, comunque, nonostante non abbia la più pallida idea di che cosa sia…ne ho compreso l’utilità: due strati (anche tre. Facciamo due scazzolate da muratore) e sembra che le autostrade che hai sotto gli occhi siano a malapena dei viottoli di campagna. Che i borsoni da viaggio siano due marsupi…o se sei fortunata, due portamonete…e che le rughe che inesorabili ti stanno praticamente riducendo la faccia ad una prugna…riescano a passare per lievi e delicatissimi segni di esperienza.
Per non parlare del colorito. Passo da un “bianco-ospedale catalogo autunno/inverno 2012-2013” ad un incarnato quasi da persona che non si ammala da 6 mesi. Toh, crepi l’avarizia…diciamo un anno.
Potrei quasi abituarmici, soprattutto se scopro nei prossimi giorni che cosa fare del kajal, dell’ombretto in crema che si sfuma (o che si fuma?!) e del matitone rossetto-gloss con due punte, una per l’effetto bagnato ed una per l’effetto opaco (a dirla tutta sembra più il classico matitone che la maestra elementare impugnava tipo scettro..e da cui dipendeva la sorte di tutti i tuoi compiti. Riga blu…”sei abbastanza nella cacca”, riga rossa “sei nella merda fino al collo..e non hai i braccioli per nuotare”).
Però….non cominciate a chiedermi anche di andare dal parrucchiere ogni due settimane e/o di abbandonare il mio silk epil  (o la lametta salvavita dell’ultimo minuto) per la ceretta dall’estetista.
Se uno nasce tondo non muore quadro. Eccheccazzo.

venerdì 24 agosto 2012

Nello, l'omino del cervello, si sta per licenziare

Sono tutti in ferie.
E io la gente in ferie la odio.
Non tanto perchè "loro sì e io no". Mica per questo...(che essere al lavoro o in giro quando tutti sono evaporati da qualche parte ha i suoi vantaggi). La gente in ferie la odio perchè ha quella faccia tosta, per non dire altro, di lamentarsi COMUNQUE.
Quel tatto lasciato nell'utero materno che spinge il vacanziero a dirti che si è rotto le palle di stare in ferie...e quando gli dici che, va beh, ormai sono finite...ti risponde con un secco "eh sì però che palle, sarà dura ritornare al lavoro!".
Il top sono quelli che poi, appena tornati, si lamentano dicendoti che sono già stanchi..quando tu sei nella tipica posizione del marines in addestramento.
Coi gomiti per terra, sporco fino alle sopracciglia....che strisci per andare avanti e di fronte a te, un bruco, ha l'agilità e la velocità di Usain Bolt.

Ogni anno arrivo in questo periodo con un livello di stanchezza che definire imbarazzante, è riempirlo di complimenti. E ogni anno mi ripeto che non ho mai avuto così tanto bisogno di riposo.
E..OGNI ANNO, mi smentisco dicendo "no no..quest'anno è DAVVERODAVVERODAVVERO peggio".

Però, siccome io sono furba..e siccome se non mi complico la vita mi sembra sempre di fare le cose a metà, mi sono trovata anche un impegno serale.
O meglio, me lo hanno trovato gli altri..ma si sa, quando c'è da dire NO..io divento improvvisamente straniera e non capisco la domanda. O meglio, non so dare la risposta corretta.
Ho il cervello che urla "NOOOOO, TESTA DI MINCHIA! Dì DI NOOOO!!! DEVI DIRE NO!!!!!!! NO NO NO NOOOOOOOOO EDDAI, CAZZO!!!!!!!!!"

Mi squilla il telefono ed è uno dei capoccia del partito.
"Vale, ci saresti in cassa a fare i turni?"
-...dì...DI NO. EENNNNEEE OOOOOO. Coraggio, sono Nello, l'omino del cervello-

"quando?"

- va beh, dovevi dire un'altra cosa ma puoi farcela. Adesso dì di no. Forza. -

"sabato, lunedì, martedì..venerdì e di nuovo lunedì e mercoledì...poi vediamo come siamo messi la settimana dopo"

-...ma NO NELLA maniera più assoluta, dai...puoi farcela, io credo in te!!!!!..-

"ok"

OK.

(della serie "la risposta è dentro di te, solo che E' SBAGLIATA")

Nello si sbraccia, mi fa segnali di fumo, usa frecce, insegne al neon...si muove come l'addetto alle manovre degli aerei per accompagnarli in pista...scrive NO col sangue e cerca di suicidarsi, immolandosi per la causa...e tutto quello che riesco a dire io, dopo la fatica che ha fatto lui è "OK".

Sapevo di essere una causa persa, ma a questo punto mi rendo conto di essere molto, molto, molto peggio.

E così, eccomi qui. In ufficio la mattina, il pomeriggio a casa a cercare di domare la polvere che azzanna le caviglie di mia figlia che gattona, ad accarezzare la montagna di panni che ieri mi ha guardata supplichevole, rispondendo "sì tesoro...domani ti affronto, scusami se ti sto trascurando" ...e di turno, la sera, alle feste del partito.
La Lulù spesso mi guarda con quell'espressione interdetta che fa tanto "ma tu chi è che sei e cosa vuoi?! Ma soprattutto..sei sana di mente?" e secondo me, quando, rassegnata, capisce che sono sua madre, che no..non sono sana di mente...e si rende conto di essere uscita e di avere il sangue di una completamente fuori di testa, tenta qualche esorcismo.

Probabilmente fa anche il gesto dell'ombrello quando non la guardo...e sono più che certa che, dentro di lei, stia già programmando di fare qualsiasi cosa in proprio possesso per evitare di fare la fine di quella pazza squilibrata di sua madre. E che la sua primissima parola, detta con cognizione di causa, non sarà MAMMA (cioè..lo dice già, ma spesso è rivolto al telecomando, al pupazzo, alla vaschetta da bagno, l'altro ieri anche alla bottiglia dell'acqua..e quindi, ancora non l'ho presa per buona)..ma "MA-ANCHE-NO".

E non è ancora arrivato settembre, quindi non è ricominciato il consiglio e...ehm...non è cominciato il corso di alta formazione a cui mi hanno presa e che dovrò frequentare per 3 mesi il venerdì pomeriggio e il sabato mattina.
(beh, ok..non è che mi hanno presa perchè un talent scout girava tra gli scaffali della coop e mi ha notata tra la folla o tra decine di studentesse o casalinghe disperate...mi hanno presa perchè ho fatto domanda. Ma non vi avevo detto forse sopra che se non mi complico la vita mi sento di lasciare le cose a metà?! E poi, se non mi ammazzo di lavoro e non riesco ad entrare nel guinness dei primati di stanchezza..quale scusa uso per lamentarmi?!).

Ce la farò?
Non credo.
però è bello sapere che nonostante cresca, mi riprometta di cambiare e che insegni agli altri che il riposo è un bene inalienabile..io continui insistentemente a fare l'esatto contrario.





giovedì 23 agosto 2012

Psicopedagogia del pericolo

Pupi gattona.
Gattona, si stima, si arrampica, crede di avere dna tarzanico e, spesso, nella fase dell'arrampicata, lascia andare furbescamente una mano e resta lì...appesa come un prosciutto in stagionatura con la sola mano sinistra (questo mi fa ben sperare che sia mancina).
E cade.
Ma non è che cade come fanno tutti i bambini che si sono arrampicati nella storia. No. Lei frana rovinosamente a terra e/o contro tutto quello che le si para davanti.
Temo che mi somigli più di quanto si possa immaginare. Perchè ha la mia stessa sfiga: le cose, gli oggetti LA ODIANO.
Si avventano su di lei e spesso infieriscono.
L'altro ieri, mentre per l'ennesima volta stavamo guardando una puntata di "Jake e i pirati dell'Isola che non c'è" e io stavo cantando la sigla (ormai completamente a memoria e senza accorgermene), lei ha pensato bene di arpionarsi al tavolo della cucina, lasciare andare la mano che tanto non serviva e iniziare a sculettare, in un vago tentativo di balletto restando appesa al tavolo con quei cinque mezzi wurstel che sono le dita dell'altra mano.
Sbam.
Inizia a piangere, trattiene il respiro. Sempre lo fa. S E M P R E. Che sia perchè ha perso il ciuccio o perchè si è quasi frantumata un osso..lei trattiene il respiro. I casi sono due: o ho partorito una figlia rincoglionita o ho partorito l'erede di Pellizzari, l'apneista, e non lo sapevo. Poi , ovviamente, mi butta le braccia al collo disperata come se non ci fosse un domani.

Tempo di rientro alla calma: 1 minuto.

Mi giro, continuo ad asciugare i piatti...e lei, veloce come un felino, va ad arrampicarsi sulla giostrina della Graco. Una trappola mortale che mi ha prestato un'amica (dato che, nuova, costa quei comodi 350 euro e per più di 6 mesi, tipo, non la puoi usare) che riproduce musica, culla il bambino in 5 velocità (l'ultima, se non volete vederli schizzare fuori dalla finestra, ve la sconsiglio) e insomma, serve più al genitore che al piccolo.
Comunque.
Noi abbiamo deciso che per giocare non ci serve più. Che farcisi cullare è roba da poppanti. A NOI PIACE FARE LE SCALATRICI.
Manolo. La dovevo chiamare Manolo. O Reinhold, come Messner.

Ma....
Giostra batte pupi 1 a 0.
Perchè dopo circa 5 minuti, la tacchina si rialza (ovviamente urlando e ovviamente in apnea)..con la punta del naso...non pervenuta.
Vuoi non fare un'ispezione accurata della giostra da vicino? Vuoi non farle il tagliando?! No. Lei deve verificarle, le cose. Ispezionarle..
Non sapevo se ridere di fronte a questa versione "renna Rudolph", o se piangere per il fatto che temo che mia figlia, prima di capire che deve avere un pò di timore nel fare le cose, si disintegrerà ogni superficie visibile e non del proprio corpo.

Dopo l'abbraccio-passa-tutto di rito, la disinfezione del naso ormai con la punta persa per sempre e un pò di crema all'arnica, chiamo mia madre per informarla del fatto che sua nipote ha tendenze da Kamikaze.
Mi dice di stare tranquilla perchè anche Ciccio, il figlio di mio cugino (di 5 mesi più grande di lei), dopo essersi praticamente massacrato il naso contro una porta...ha smesso di andarci. Che ai bimbi così piccoli, il farsi male serve per capire che, certe cose, non vanno fatte.
Ascolto. Perchè ovviamente il genitore ha quella saggezza, quei circa 30anni di esperienza in più di te, in questo. Ma una vocina, dentro di me, mi dice che forse..quello che sta dicendo..poco si applica a sua nipote. Questa vocina insiste...insiste...e mi dice "esticazzi".
E quando la vocina mi parla...so già che devo darle ascolto.
E infatti mi giro.
Mi giro..e vedo Rudolph arrampicata alla giostrina, con una mano sola..perchè con l'altra sta tenendo il suo socio, il complice in questa associazione a delinquere (il suo pupazzo preferito)...che ride.
Ride.
Si è appena sputtanata il naso, le si è appena fermato il sangue..e lei RIDE.
"sì beh, mamma...mi sa che dobbiamo riscrivere i libri di psicopedagogia".

Tata Lucia, di fronte alla pupi, verrebbe travolta dalla voglia di prendere le sue lauree e pulircisi il regale deretano. Lo so.

mercoledì 22 agosto 2012

Che il viaggio cominci.

Ok. Oh...wow.
Una pagina bianca. Non provavo lo sgomentomistoaspaventomistoa"ommioddiochecazzoscrivo?!" da circa....vediamo...quand'è che hanno chiuso splinder?!
Ecco.
Sono ancora in lutto.
Perchè già ci avevo messo una roba tipo quattro anni a riprendermi dall'attacco hacker a MD, quando poi mi è arrivata la comunicazione che anche splinder avrebbe fatto fagotto di lì a poco, ho rasentato l'esaurimento nervoso.
E quindi...e quindi adesso entro qui, senza avere la più pallida idea di che cosa sto facendo, ma soprattutto COME lo sto facendo. E ci entro in punta di piedi, con le scarpe in mano e cercando le pattine..per non sporcare per terra.
Perchè qua siamo in un territorio immacolato. E provo quel timore reverenziale di ordinanza.

Sono stata vongola, nella mia vita precedente. E cantantessa79...quando il mio blog su splinder era il mio rifugio dalla realtà, a tratti leggera come un camion a rimorchio preso sui denti. Qui...qui sono Mammaeoltre. Perchè 10 mesi fa è arrivata una piccola peste, una forza della natura a sconvolgermi meravigliosamente la vita e a farmi fare i conti col fatto che, a 33 anni e con due lavori, una casa, un marito (che spesso, da quanto ci vediamo, potrebbe essere scambiato per un complemento d'arredo)...e lo studio a tempo perso...il fisico per reggere certe pressioni, forse non ce l'ho più.

E anche Wonder Woman, a volte, si toglie il bustino iperaderente che le fa un fisico della madonna ma la costringe a trattenere il fiato, le si rilassa la buzza (la panza, per chi non masticasse il romagnolo e/o non fosse madrelingua)..si accende una paglia e, guardandosi allo specchio, dice "an gnala faz piò" (non ce la faccio più).

Perchè se è vero che anche le formiche, nel loro piccolo, si incazzano..è altrettanto vero che anche i Supereroi..passata una certa età, rincoglioniscono.

Eccomi qua, quindi. Pronta a partire per un nuovo viaggio. Io mi porto dietro una valigia di esperienze e un bagaglio vuoto da riempire.
Se volete farmi compagnia....qui, c'è posto.